don Andrea ha ricevuto un nuovo incarico

35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!»” (Marco 1).

«Tutti ti cercano!». «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». Gesù veniva cercato perché volevano farlo re. Tutti avevano visto quanto era bravo, buono, avevano sentito le sue parole, avevano ammirato i suoi gesti e addirittura dei miracoli. Volevano trattenerlo per se, quasi possedere quel dono. Ma la missione di Gesù è diversa. Certo è re, ma il suo trono sappiamo che è un po’ particolare è la croce. Gesù regna amando e donando tutto se stesso a tutti coloro a cui il Padre lo invia. I discepoli di Gesù devono fare lo stesso. Seguirlo così dando se stessi la dove il Padre li chiama a portare la loro testimonianza. Questo vale per tutti i battezzati. Questo vale anche per noi preti.

Perché vi dico questo? Perché il vescovo ha chiamato don Andrea “altrove”. Lo stesso “altrove” di cui parla Gesù. Naturalmente non subito, non oggi, ma con il nuovo anno pastorale, da settembre. “Tutti ti cercano”, “tutti ti vogliono”, “se rimani ti facciamo sindaco” – avevano detto a qualcuno di noi un po’ di anni fa. “Perché io predichi anche là – dice Gesù – per questo sono venuto”. In questi sette anni abbiamo ricevuto un dono, forse lo abbiamo dato  troppe volte per scontato, il dono di un prete, di un giovane che ha risposto alla chiamata del Signore di seguirlo sulla via del sacerdozio, che ha portato la sua testimonianza del Vangelo attraverso le sue parole, le iniziative, il suo modo di essere uomo, prete, credente. Vogliamo anzitutto dire grazie a don Andrea e al Signore che ce lo ha inviato. Preghiamo dunque per lui, per la nuova realtà in cui è stato chiamato a svolgere il suo ministero.

Don Andrea da settembre sarà vicario parrocchiale della parrocchia prepositurale di santo Stefano in Sesto San Giovanni (Mi), che conta poco più di 13mila abitanti su un totale cittadino di 80mila. Il parroco è don Roberto Davanzo fino all’anno scorso Direttore della Caritas Ambrosiana. È una parrocchia che risponde ai talenti che il Signore gli ha donato e che gli riserva delle responsabilità importanti che premiano il suo impegno a Gavirate in tutti questi anni. Là troverà un oratorio con ragazzi ed educatori, una scuola da seguire con 500 alunni e naturalmente la possibilità ancora di insegnare religione.

La sua presenza tra noi in questi sette anni ci interpella, diventa per molti di noi una chiamata, un invito a vivere come battezzati i nostri carismi dentro la comunità parrocchiale, dentro la comunità pastorale. Ora sicuramente avremo questi mesi per condividere con lui ancora un tratto di strada. Non sono giorni di raccolto ma ancora di semina perché il grano diventi più forte. Sono giorni in cui consolidare le fondamenta con la preghiera, con la risposta personale e responsabile dei giovani e degli adulti impegnati in oratorio. Tutti gli incarichi sono da questo momento congelati, vale a dire non ci si tira indietro.

Naturalmente dovremo anche pensare ad un saluto fatto bene. E la data sarà domenica 9 settembre, in quell’occasione faremo anche festa per il nostro oratorio e l’inizio delle attività del nuovo anno. Preghiamo perché il nostro arcivescovo trovi un prete da inviare anche qui e cogliere un po’ questa eredità. Purtroppo non possiamo darlo per scontato.

don Maurizio

Saluteremo don Andrea domenica 9 settembre. Chi volesse partecipare al regalo che come comunità vogliamo fare a don Andrea può rivolgersi a don Maurizio.

 

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